Umidità, temperatura, aerazione e luce sono i fattori che possono influenzare l’insediamento dei tarli. L’umidità è sicuramente uno dei fattori più importanti. La condensa che si forma nei punti di contatto del legno con le strutture murarie umide, crea un microambiente favorevole all’insediamento di anobidi e termiti. La temperatura influenza il ciclo biologico dei tarli del legno. In ambienti riscaldati la durata del ciclo è più corta: cicli abbreviati  accrescono l'attività distruttiva dei tarli del legno. L’aerazione svolge invece un ruolo di contenimento poiché riduce i ristagni di umidità e previene la formazione di condensa. La luce infine ostacola il primo insediamento delle termiti anche se queste sono poi in grado di eludere il problema scavando gallerie impenetrabili alla luce. Anche lo stato fisico delle superfici può influenzare l’insediamento degli insetti xilofagi. Le uova vengono generalmente deposte dove le superfici sono ruvide mentre, come già accennato in precedenza, superfici lisce e lucide (ben pulite) scoraggiano l'insediamento dei tarli. In commercio esistono trappole a feromoni che possono svolgere una duplice funzione: monitoraggio  (verificare l’effettiva presenza dei tarli) e prevenzione (i maschi rimangono invischiati nella trappola e non possono fecondare le femmine – interruzione del ciclo biologico). La stessa apposizione di zanzariere alle finestre può impedire l’arrivo indesiderato dei tarli.